Questo fenomeno dei social audio lo sto studiando parecchio.
Lo trovo un mondo che nasconde consistenti possibilità di creare valore e opportunità professionali. Questo fenomeno dei social media, i social audio appunto, è una strada che bisogna percorrere e che in pochi hanno compreso. Mi colpisce molto questa cosa, ma non è lontana dalle caratteristiche che il mio lavoro ha da anni. Perché? Semplice: perché anche con i social audio, così come come con tutti gli altri modi nuovi di comunicare che ho trovato sulla mia strada di esploratore del mondo dei media e del giornalismo, devo prima spiegare e poi agire.
Una questione di cultura
Spiegare cosa si può fare di nuovo con i social audio è un’operazione che tento di fare ogni lunedì sui Clubhouse (alle 8.15) e su Twitter (alle 9). Sto costruendo una community che parla del fenomeno, ma anche di tutti i temi della mobile tech e di come usare lo smartphone in modo professionale. D’altronde c’ho scritto un libro, sull’argomento, un libro che puoi trovare qui sotto e di cui puoi leggere l’intro.
Il 13 dicembre 2021 ho ospitato una stanza su Twitter su cosa possono fare le aziende con i social audio. Durante la chiacchierata, con la mia amica e collega Marialetizia Mele, ho ricevuto l’inaspettata visita di Marta Basso, imprenditrice del settore digitale e super esperta di social audio, la quale ha raccontato alcune cose molto interessanti. Sentile cliccando qui. Puoi farlo per 30 giorni.
Il punto di contatto
Il mondo dei social audio è in netta crescita. Ed è anche maturo. Me ne sono accorto quando ho visto la velocissima evoluzione delle piattaforme, ma anche la loro capacità di creare punti di contatto con altri mondi. Visto che si parla di audio e di stanze che possono essere registrare (a proposito, tutto a posto col GDPR?) la cosa più facile è stata unire i social audio al podcast. Due piattaforme molto simili. Ma c’è di più
Lo vedi il microfonino?
Già, proprio quello che c’è in basso a sinistra su questa pagina mentre la stai leggendo. Beh, è il widget (componente del sito) di Space. Sai di cosa si tratta? Si tratta di una piattaforma di social audio grazie alla quale puoi fare con me, tramite questo sito e da qualsiasi dispositivo, una chat audio 1:1 (quando sono disponibile) e grazie alla quale potremmo fare delle room audio.
Space è il punto di congiunzione tra i social audio e il tuo sito. In questo caso… il mio.
Già, perché alle stanze audio create con Space puoi accedere sia se hai l’app di Space (penso, per ora, sia solo per Apple), ma anche se hai un semplice telefonino con un browser. Stanze private, che trovi solo qui, le quali possono instaurare un legame molto importante tra la tua intrapresa e il tuo pubblico, tra il tuo lavoro e chi lo segue.
Mi piace pensare
Mi piace davvero pensare che questa linea di frontiera tra social audio e web sia una tecnologia che facilita il contatto. Ho messo qui, nel mio blog personale, questa riflessione perché mi piace sottolineare la sensazione che la tecnologia serva a creare interazioni sempre più significative tra chi crea il digitale e chi lo utilizza.
Da oggi, quindi, puoi trovarmi sulla frontiera tra i social audio e il web. Qui, su queste colonne, pronto a parlare con te alla distanza di due click e un Form da riempire con nome, cognome e mail. Se vorrai, poi, faremo insieme anche una room audio a più partecipanti, in grado di creare un vero circolo Pickwick a vantaggio tutto nostro.
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