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Ricerca sul Mobile Journalism: da Oxford arriva “Closer to the story”

Ricerca sul Mobile Journalism: il mojo arriva più vicino.

Il mobile journalism sta destando sempre maggiore interesse a livello accademico, ma faccio subito una precisazione: molto in giro per il mondo, molto poco in Italia. Agli inizi di luglio, a firma Panu Karhunen, giovane e talentuoso mobile journalist finlandese, è uscita una ricerca molto dettagliata sull’efficacia del mobile journalism nella costruzione di reportage di news e di MOS, Man on street. Promossa dall’Università di Oxford, nell’ambito di una Reuters Institute Fellowship, sponsorizzata dalla finlandese Helsingin Sanomat Foundation, la research è un lavoro straordinariamente interessante sulla materia in generale e sulla sua “penetrazione” nella notizia in particolare.

Un patrimonio di grande importanza.

Karhunen è andato in profondità nell’argomento, intervistando i più grandi interpreti della storia del mojo (più uno scappato di casa, me!) e regalando alla cultura del mojo un lavoro che deve diventare patrimonio di tutti i mobile journalist. Panu mi ha molto gentilmente girato una copia di questo documento, in pieno spirito di condivisione del sapere, cosa che si fa d’abitudine nella community internazionale dei mobile journalist, ma non in Italia.

 Ecco il documento.

Leggilo, condividilo, se sei uno studente di giornalismo portalo al tuo professore e chiedi di parlare di questa materia. Io sto divulgando la materia in italiano, ma non ho “orti” da tenere: la cultura del mobile journalism è di tutti e chi vuole capire capisca. Guarda qui sotto per goderti il lavoro di Panu Karhunen. Buono studio.

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