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Coronavirus: come cambierà la comunicazione

La comunicazione in questo periodo sta mutando in modo velocissimo: ecco alcuni consigli per farla evolvere correttamente.

Ho studiato con cura i cambiamenti della comunicazione al tempo del coronavirus e penso sia utile mettere nero su bianco un’analisi che possa essere uno strumento efficace per comprendere la strada da percorrere per usare efficacemente questa arma primordiale dell’uomo: raccontarsi.

Le persone.

La comunicazione umana sta subendo, a causa dell’emergenza mondiale del Covid 19, profondi cambiamenti. Molte delle comunicazioni fisiche che facevamo sono diventate virtuali. La maggior parte del peso che davamo ai comportamenti non verbali, quelli legati, per intenderci, alle espressioni e ai gesti, è andata a mettersi sulle comunicazioni mediate attraverso un computer, un tablet, uno smartphone. Ora la comunicazione più importante per noi e per i nostri cari avviene via Whatsapp, Skype, Zoom e tutte le piattaforme di video conferenza. Per questo motivo abbiamo abbandonato tutte le aspettative che avevamo nei confronti di messaggi senza risposta e di tempi di attesa. Oggi sappiamo che chi non ci risponde non lo fa perché non può, come sappiamo che lo stampatello è un urlo maleducato e che l’attesa di una risposta può essere riempita con zero domande e tanta vita. Tanto, prima o poi, arriverà. Oggi le persone comunicano smarrite con questi nuovi mezzi, domani creeranno linguaggi che diano valore al nuovo fluire delle parole. Il resto? Video, video, video. Con che cosa? Con lo smartphone.

È il momento di scrivere una storia completamente nuova.

Le carriere.

La tua carriera, nel mezzo di questa crisi, si è bruscamente arrestata, si è gravemente danneggiata, si è brutalmente ridimensionata. Qualunque lavoro tu faccia. Il percorso da intraprendere è quello della virtualizzazione di tutti i passaggi possibili e del cambiamento del modello di interazione fisica quando sei obbligato ad averla per concludere le operazioni (per esempio della vendita). Avvocati, commercialisti e affini, anche i comunicatori come me, possono virtualizzare quasi tutto della loro attività. Il punto centrale è, tuttavia, questo: come comunicare? Ecco la risposta, almeno quella che nasce dalla mia analisi.

In tempo di emergenza racconta l’evoluzione, gli studi, i cambiamenti. Parla con i tuoi clienti attraverso le piattaforme sociali e chiedi loro di stabilire quali nuovi servizi desidererebbero e quali nuovi modi di interagire con te vorrebbero portare avanti per sentirsi adeguatamente serviti. Offri buoni consigli, magari facendoti un piccolo calendario di interventi sui suoi account sociali o sul tuo sito. Ah, a proposito: se non hai piattaforme di social network e non hai una casa sul web è il momento di farla.

Le aziende.

Sono tempi durissimi. Se la tua comunicazione è silente ora, non fartene un cruccio. Quando ricomincerai spiega il tuo silenzio e motivalo col tuo lavoro fatto durante questa brutta rottura della realtà. Nel momento in cui metteremo il naso fuori di casa, raccontati più che mai. Ora è il momento di fare una revisione profonda del valore che dai al tuo cliente e di riorganizzarlo con lui. Ora il video è la porta aperta per far entrare il tuo cliente in azienda e vedere cosa stai facendo così come in futuro sarà il veicolo per far fare al cliente un’esperienza sensoriale sul tuo prodotto. Proprio quando tutti sono su internet più di prima, dare valore a quello che stai facendo è molto più importante che avere numeri dalla tua parte. Sono meglio 100 clienti che ti chiamano per acquistare I tuoi prodotti di 10 mila che ti guardano distrattamente (finalmente, verrebbe da dire).

Se non vuoi sparire, affacciati alla rete, con un piano basato sul contenuto e sul racconto del tuo percorso verso il futuro. Non farti ammaliare facilmente dal digital adv che non sia racchiuso in un progetto di ampio respiro. Lo strumento più adatto a mettere in opera il piano è quello che hai in tasca: lo smartphone. Grazie a quello e alla mobile content cremation molti eventi possono essere raccontati dalla tua stessa mano (certo ci vuole formazione) o da quella dei tuoi dipendenti. Chi meglio di loro?

Anche i tuoi eventi possono continuare a esistere, in un formato diverso. La versione online dei tuoi appuntamenti si può realizzare a costi contenuti e con software e app che lavorano da remoto, facendo stare in sicurezza tutti gli attori della produzione e realizzazione degli stessi. I rapporti con i tuoi clienti, in futuro, cambieranno: saranno più distanziati fisicamente e molto più vicini di prima virtualmente. La comunicazione di oggi, in emergenza, deve far capire che sei vicino a chi è stato tuo cliente. La comunicazione di domani deve far capire le sorprese che hai preparato per lui in questo periodo.

Il tuo racconto deve essere realizzato con la cura che un artigiano mette nel suo lavoro.

Il sarto della comunicazione.

Questo sito ha subito un cambiamento importante in questo periodo. È ridiventato un colloquio con i miei clienti e le persone che seguono il mio lavoro. Ho osservato molto le manifestazioni di persone e aziende in questo momento e ho trovato un’opportunità. L’opportunità è quella di sfruttare le tecnologie e la professionalità di cui dispongo per mettermi a fare il sarto della nuova comunicazione. Presto pubblicherò una piattaforma di nuovi servizi adatti alle esigenze di questo mondo che cambia. Al centro, tuttavia, resterai tu e il tuo bisogno di avere addosso, con mano sartoriale sartoriale, l’abito nuovo della tua comunicazione e della tua immagine digitale.


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