Fare contenuti per i social network non è semplice.

Le piattaforme digitali di connessione sociale, il social network, ci hanno abituato a modelli di contenuto finalizzati alla loro missione di business. Quale? Quella di immagazzinare i nostri dati e di profilarci, anche in modo non sempre trasparente, per restituirci la più invasiva forma di pubblicità mai conosciuta dall’uomo. Tutto è diventato “modellato” dagli schemi e dai contenuti fatti per creare bisogni e calcare la mano sulle emozioni artificiali. Il contenuto di qualità, sui social network, se n’è andato sempre di più ai margini. Poi è arrivato il cambiamento, il disinnamoramento degli utenti per i social generalisti (lo dice il NYT, non io) e gli abbonamenti premium basati principalmente sull’eliminazione dell’advertising. E fare contenuti per i social è diventato tutto fuorché semplice.

Il contenuto è una strana bestia, anche sui social network

Scrivere contenuti per il social network, quindi, è diventato una sfida interessante nella quale lo sviluppo dei propri progetti e dei propri racconti passa di nuovo dalla qualità. D’altronde, alla fine del 2023, lo ha detto chiaramente il caso Ferragni: l’epoca dell’apparire sui social sta finendo. Finalmente… per sempre (spero). Il contenuto, quindi, è una strana bestia che devi saper creare e sviluppare per cogliere nel segno, a questo punto, più importante per te: quello di parlare bene, chiaramente, efficacemente… alla tua comunità. Non più a quel potenziale pubblico di miliardi di persone collegate ai social network. Quel pubblico ti viene negato dall’algoritmo delle piatta forme e, se non da quello, dal fatto che i social non li paghi.

Di conseguenza bisogna ingegnarsi e sfruttare le piattaforme social con contenuti che diano valore. Il motivo è semplice: è l’unica moneta con la quale attirerai almeno un’altra volta una persona su un tuo account. Quando tornerà dovrai darle un altro contenuto di valore. Poi un altro, un altro, un altro…

La scrittura per i social

Scrivere per i social network è un esercizio molto importante che fa rima con la definizione della tua immagine digitale. Si tratta di un percorso, magari costellato di errori, al culmine del quale trovi il tuo modo di creare contenuti. Ecco il punto: siccome per molto tempo ci hanno infilato nel cervello che ogni social ha bisogno delle sue tipologie di contenuti e delle sue marcate differenze, ora è venuto il momento di cambiare.

Abbiamo bisogno di un linguaggio trasversale.

Quello che sostengo è semplice: se fino a ieri ogni social doveva avere il suo linguaggio, oggi il linguaggio per i social network che usi dev’essere prima di tutto tuo. Si, tuo. L’unica differenza che regge, a mio avviso e secondo la mia esperienza, è la diversa età e provenienza del pubblico.

Questo contenuto è utile?

Resta centrale, quindi, l’esigenza che hai di dare notizie utili quando pubblichi un contenuto e di raccontare con stile e generando curiosità ciò che stai realizzando. Ogni volta che crei un contenuto devi domandarti: “E’ utile per chi mi segue?

In base a questi concetti posso aiutarti a creare il tuo stile e la tua peculiare scrittura dei contenuti per le piattaforme di comunicazione sociale. Già, perché esserci, oggi, ha più valore di ieri visto che ci è rimasto un solo senso sul quale lavorare: quello che ti fa connettere con molte più persone rispetto al passato. Ci proviamo insieme?

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