Il mondo dell’intelligenza artificiale è entrato ormai da mesi nel mio flusso di lavoro. In modo definitivo.

In questa prima metà di settembre del 2023 mi sono accorto che ci sono ben pochi giorni in cui mi capiti di non usarla questa benedetta intelligenza artificiale. Per i contenuti, per l’organizzazione, per la scrittura, per la gestione del business, per la cura, per la casa, anche semplicemente per digitare un messaggio. Ho avuto un piccolo godimento quando, nel mio ultimo aggiornamento del sistema operativo degli smartphone, ho visto la tastiera diventare una tastiera AI powered con suggerimento automatico delle parole e correzione automatica. La usiamo da anni, ma solo in questo periodo la percepisco come presente perché sono consapevole dei suoi usi, dei suoi concetti, dei suoi fondamentali, dei suoi schemi, dei suoi utilizzi, dei tool nei quali si esprime.

Lo studio è durissimo, ma…

L’Intelligenza Artificiale l’hanno saputa definire chiaramente in pochi. Allora, col mio laboratorio Algoritmo Umano, ho cercato conforto in Piero Poccianti, ex presidente di Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, il quale ha staccato la seguente definizione:

@frafacchini L’ #intelligenzaartificiale ♬ suono originale – Francesco Facchini

Una volta che hai visto questo video penso che molte cose si mettano al loro posto nell’approccio che ognuno di noi deve nei confronti della intelligenza artificiale. In questi giorni, in questi mesi, anche ora che mi trovo a scrivere al Caffé Tommaseo a Trieste, rifugio del grande Umberto Saba, sto percependo sempre di più la magia della AI e il senso del mio rapporto con l’Intelligenza Artificiale.

L’Intelligenza Artificiale e l’uso che ne fai

Gli strumenti che utilizzo sono tanti, in tanti diversi tipi di operazioni. Il modo in cui li utilizzo, questi strumenti, mi sta diventando sempre più chiaro. In qualsiasi azione mi capiti di utilizzare l’intelligenza artificiale la spinta che mi fa usare gli strumenti di AI è sempre coadiuvante e mai “sostituente”. Mi spiego: non direi mai a un tool di AI scrivi una mail a questo o quest’altro, su questo o quest’altro. Direi a un tool di AI di generarmi parti di quel testo che servono a me per comporre il risultato della mail che ho in mente di scrivere alla persona “x” con il messaggio “y” che è il risultato di molti pezzi testuali, fra i quali ci sono mattoni costruiti con l’AI.

Insomma: non vorrei mai farmi sostituire dall’AI, ma farmi aiutare si. In ogni passaggio, per ogni fase del lavoro, in ogni processo di produzione dei miei contenuti, piuttosto che dei miei risultati, l’Intelligenza Artificiale mi serve a precisare, velocizzare, rifinire, completare, rivedere, controllare, moltiplicare.

Non mi serve a sostituire.

Il senso dell’AI ad Algoritmo Umano

Ad Algoritmo Umano sto studiando con grande profondità strumenti di intelligenza artificiale per migliorare le mie creazioni, produzioni, i miei servizi. Sto studiando anche l’implementazione di processi e strumenti di AI per altre organizzazioni. Sto studiando perfino la materia e i suoi sviluppi. Non sto studiando la “sostituzione” della necessaria operatività umana in alcuna delle cose che faccio. Ti è chiaro?

L’AI è mia amica e mi regalerà nuovo tempo, nuovo valore, nuova ricchezza. Tuttavia non è me. Ecco, l’AI ed io partiamo da qui. E tu che ne pensi?

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