Mobile Journalism: le imprese scoprono un tesoro.

Sono in viaggio per produrre dei video su una serie di imprese legate a un progetto di valorizzazione di un brand della grande distribuzione alimentare. Un patrimonio italiano di grande eccellenza, un tesoro che va raccontato. Per questo ora serve più che mai il mobile journalism come elemento di storytelling da incastonare nel progetto di immagine e comunicazione di qualsiasi realtà di impresa. Lo smartphone è uno strumento di produzione del contenuto di impareggiabile valore. Ecco perché

Lo smartphone è veloce.

I criteri del mobile journalism e le sue modalità produttive sono facili e veloci. Viene quasi da dire che un produttore di contenuti è davvero un megafono in tempo reale della storia, dei progetti e dei sogni di un’impresa. Lavorare con il mobile journalism dentro l’azienda è veloce, per la facilità di piazzare le attrezzature per interviste e immagini e per l’amichevolezza che il piccolo telefonino ispira in chi viene coinvolto nel racconto. Lo smartphone è rapido a piazzarsi e rapido a eseguire le immagini, rapido a gestire il montaggio, rapido a facilitare la pubblicazione.

Lo smartphone è piccolo.

Qui nelle Langhe ho visitato piccole aziende creatrici di straordinari prodotti alimentari basati su prodotti della terra eccellenti. Queste aziende sono a conduzione famigliare, hanno ambienti stretti e devono rispettare disposizioni sanitarie ancora più rigide. Questo complica per operazioni per un giornalista o un produttore di contenuti che si introduca nella realtà che deve raccontare. Ecco, la cosa si annulla con il mobile journalism. Smartphone alla mano si può entrare nel cuore delle storie e delle aziende. Con la facilità, poi, che lo smarpthone regala anche nella gestione dei siti, tutto diventa più fluido e meno invasivo nei confronti delle persone che stanno lavorando. Lo smartphone è piccolo e non si vede, non invade il campo.

Lo smartphone scioglie le parole

Lo smartphone e le tecniche del mobile journalism, per aziende e brand, aiutano il produttore dei contenuti a scogliere le parole di chi racconta. Mi sono trovato davanti imprenditori dediti al loro lavoro e poco adusi alle telecamere. Ebbene si sono sciolti tutti davanti al piccolo aggeggio, facendomi entrare nei segreti nella loro storia. Parole sciolte, parole in libertà che, con il combinato disposto delle immagini vicine di cui è cassa e lo smartphone, hanno dato un risultato smarcato, grezzo, vero. Il mobile journalism è, detto molto sinceramente e con franchezza, è un facilitatore dell’interazione tra il produttore e il protagonista delle storie.

Lo smartphone, insomma, è uno strumento di racconto e di interazione tra l’azienda e il pubblico, il mobile journalism è la cultura da usare per valorizzare il risultato e produrre contenuti di brand che siano la spina dorsale di un innovativo progetto di immagine e racconto di un’impresa. Anche della tua.

Questo articolo è stato scritto con l’iPad presso la paradisiaca Agricola Brandini nelle Langhe. Info su www.agricolabrandini.it.

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