Un’estate strana. Alcune evoluzioni del percorso di questo 2023 mi hanno cambiato i giorni e le carte in tavola.

Hai in mente quando tu progetti le cose, il lavoro, le prospettive, quando lavori sul calendario, riempi i giorni, sviluppi i progetti, i rapporti coi clienti… e poi un paio di eventi ti squadernano tutto? Ecco, mi è successa questa cosa: un classico della vita da freelance. Non ti nego che la cosa mi ha creato qualche giorno di sbandamento, ma in pochissimo tempo ho tirato fuori le unghie e… rilanciato.

Gli imprevisti del mestiere

Nei progetti professionali e in quelli personali, questa cosa può capitare. Non vivo da solo, non vivi da solo. Per questo semplice motivo tu puoi orchestrare delle cose, ma gli altri possono mettere in campo altre scelte e andare contro ai tuoi desideri, alle tue azioni, al tuo intento.

In quel momento hai bisogno di resilienza, cioè di quella capacità di trasformare la difficoltà in opportunità. Credo di averne parlato l’anno scorso, leggi qui. Nel momento esatto in cui accade ciò che non ti attendevi, devi cercare di chiudere rapidamente l’angolo di visione delle tue cose. Se lo lasci ampio, ti prende lo sconforto. Se consideri la situazione nel suo insieme, hai la tentazione di guardare indietro, di pensare a tutto il tempo che hai impiegato a organizzare le cose in un certo modo e che non è andato a frutto perché è successo qualcosa. Qualcosa che non era previsto, un imprevisto. Attaccati ferocemente a questa parola per pensare che, se non era prevedibile, non hai responsabilità dirette sull’accaduto. E’ successo, basta: è un imprevisto del mestiere.

Guarda davanti, ma non troppo

Insomma, quando i tuoi piani vanno a carte 48, specialmente se fai vita da freelance, è il momento di stringere lo sguardo e concentrarsi su quello che hai davanti pensando alle opportunità che ti può dare. Ti spiego quello che ho fatto io: Mi si è aperta l’agenda. Sono giorni che è vuota. Ho inserito la creazione di un canale Youtube e lo studio di questo social che non avevo mai curato per bene (guarda qui e dimmi se ti piace). Ho inserito il nuoto bisettimanale tra le mie attività, ho terminato il lavoro di restyling del sito di Algoritmo Umano e l’ho rimesso in vita, mi sono dedicato alla creazione di nuovi progetti didattici da proporre a nuovi clienti, ho formattato nuovi servizi e fatto esperimenti sul campo del live streaming.

Ho pensato a cose che avevo davanti, ho pensato al futuro, ho pensato a riempire il vuoto, ho pensato a rilanciare. Ho fatto passi piccoli e mi sono trovato davanti qualcosa di grande e grosso. Una ripartenza del mio lavoro in grande stile. Certo è tutto, ancora in fase embrionale, ma diavolo…

Vita da freelance: agire stretto, pensare larghissimo

L’arte del rilancio è questa: è una serie di azioni strette, atte ad approfittare delle possibilità che apre un imprevisto, per realizzare obiettivi medi e completare piccole sfide accessibili, per poi avere il modo di pensare in maniera molto ampia al fatto che questi nuovi traguardi (una cosa imparata, il sito rifatto, l’attività fisica rimessa in modo, la cura di cose piccole, ma importanti) possa aprirti di nuovo le opportunità che l’imprevisto aveva fatto sparire dalla tua scrivania.

Nella vita da freelance questo accade, più spesso di quanto te lo aspetti. A te la possibilità di reagire. Ti ho raccontato quello che ho fatto io solo perché ti può servire e perché è ancora una volta questione di resilienza. La parola più bella del vocabolario.


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